domenica 8 marzo 2015

Di trulli e strapiombi sul mare: Alberobello e Polignano al Mare

Colazione in camera che neanche l'Hilton, mentre aspetto che il buon Emanuele sbrighi le sue faccende mi guardo il film Lupin III e l'elusività della nebbia.

Il caro Emanuele mi porta ad Alberobello - potrei continuare a cantare le lodi del Bed&Breakfast nonché della famiglia Amati, ma mi risparmio per quando scriverò le recensioni - dove passo la tarda mattinata e il primo pomeriggio in libera uscita.

Alberobello è un paese di fate, non c'è molto da aggiungere. Un po' coperto all'inizio, ma il vento (freddino) portava e si riportava le nuvole, rendendo il paesaggio davvero spettacolare. 

Un paesino tranquillo, in mattinata certo più movimentato che nel pomeriggio. 




Prima che chiudesse per pausa pranzo sono riuscita a visitare il Museo del Territorio, dove ho scoperto molte cose interessanti sui trulli e su Alberobello. Mi hanno colpito i misteriosi simboli sui tetti dei trulli, risalenti a non si sa quando e di diverso tipo (pagani, cristiani, magici, primitivi...):



Dopo pranzo sono andata a vedere anche la Basilica Minore dei Santi Medici:


In attesa del mio (suo malgrado, poverino) chauffeur, ho preso il sole su una panchina e adesso ho la faccia color etichetta della Coca Cola.

Quando è venuto a prendermi, Emanuele ha avuto anche il buon cuore di lasciarmi a Polignano a Mare, dove volevo passare il resto della giornata. Nel tragitto abbiamo fatto in tempo anche a passare per Monopoli, della quale ho visto qualche scorcio di porto e centro.

E poi Polignano a Mare... 


È bello non dover cercare le parole per descrivere Polignano a chi non c'è mai stato... per questo ci sono le scritte sui muri...


E be', non posso non trovarmi d'accordo con l'esimio Walter Benjamin...


Case a strapiombo sul mare, spezza il fiato solo il pensiero di affacciarsi da una di quelle finestre...



Mi ha sorpreso il centro di Polignano, un susseguirsi di viuzze e vicoli che si interrompono con violenza solo di fronte al mare...





Una bella e meritatissima scoperta. Fossero tutte così le mie giornate!

Menzione d'onore alla famiglia Amati, che mi ha portato in giro e mi è pure venuta a riprendere in stazione a Fasano a fine giornata.

Ciliegina sulla torta, una bella pizza al ristorante (dopo essermi ammazzata di taralli come aperitivo... scelta poco saggia...) e Mediterraneo su Iris.

Siciliani-Pugliesi... una faccia, una razza!

sabato 7 marzo 2015

Vieni a viaggiare in Puglia, Puglia, Puglia

Qualche tempo fa ricevetti una telefonata, dal presidente della giuria della XXVII Edizione del Premio Letterario Internazionale "Donna". 

- Il suo racconto è arrivato tra i primi tre finalisti.
- Uh, grazie, posso chiederle quale racconto? 
- Sì, l'ho scelto personalmente, "Il servizio d'argento". La chiamo per chiederle se pensa di partecipare alla premiazione, a Fasano.
- Sì, certo ci mancherebbe.
- Ha bisogno di alloggio?
- No, si figuri, sono a un'oretta di distanza da Brescia.
- Brescia? Guardi che Fasano è in Puglia.

Puglia, Puglia, Puglia.

E io che quando mi ero iscritta al concorso avevo letto Fasano (Br), avevo cercato su Google "Fasano Brescia". Be', indovinate un po'? Esiste un Fasano in provincia di Brescia. Peccato che (Br) stia per Brindisi. Chi si immaginava che il concorso al quale avevo partecipato avesse sede a quasi 1000 km da me...

Be' alla fine a Fasano ci sono venuta. 

Vengo accolta da un adorabile albergatore poco più grande di me, Emanuele, che se tutti gli albergatori fossero così non tornerei più a casa dopo ogni viaggio. 

Tra l'altro mi ero già sentita con lui, quando per email gli avevo chiesto come potevo raggiungere Alberobello e si era gentilmente offerto di accompagnarmi. Chi si sarebbe mai immaginato che la voce dietro quelle email appartenesse a un giovane così di come quelli che facevano una volta. 

Sta di fatto che, piacenti giovani locali a parte, il B&B che ho scelto risponde esattamente ai miei gusti - che di solito non considero mai, visto che per un motivo o per l'altro mi è toccato dormire nelle peggiori bettole d'Europa. Il B&B Amati, gestito dal gentilgiovane di cui sopra, è arredato sobriamente ma con gusto classico, mobilia in legno scuro su pareti bianche; bagno enorme in comune con un'altra camera (per adesso vuota). Colazione servita in camera (ma quando mai mi poteva capitare? Mi sembra di stare in una suite!) e posizione centrale nel paese.

La cittadina di Fasano è grande, ma il centro storico non molto. Come si diceva con Emanuele, siamo in quelle cittadine del sud dove il tempo segue un corso tutto suo. Si dilata e si distende, scorre e si ferma a ogni angolo. Le pavimentazioni bianche, che rilucono sotto il cielo d'argento delle pioggerelline primaverili, sembrano fare da sfondo a un film degli anni '60. 




Imprevedibili giubiane appese sui vicoli... Ne ho scorte tre, ma il motivo della loro esistenza rimane un mistero... Poco male, ci piacciono i misteri!



Dopo un'oretta e mezza di circospezione, il cielo ha cominciato a offuscarsi così ho deciso di tornare al B&B, dove ho schiacciato il solito powerpisolino di mezz'oretta per presentarmi al meglio alla premiazione.

La premiazione si è svolta al Teatro Sociale, una bella location, raccolta ma elegante. La serata, iniziata alle sei e terminata due ore e mezza dopo, si è svolta in due parti.

Nella prima, sono stati letti dei testi a tema epistolare scritti dal Presidente della giuria, accompagnati da riflessioni, canzoni, intermezzi di vario tipo. Molto piacevole, ma secondo me un po' troppo lunga.



Nella seconda parte, prima sono stati letti cinque testi vincitori (tra cui il mio), così che anche il pubblico ha potuto votare la propria preferenza.

Alla fine sono stati chiamati sul palco i vincitori. Il mio testo è arrivato al terzo posto nella sezione adulti della prosa; i testi pervenuti in totale erano 1500, e siccome l'edizione quest'anno era internazionale, venivano da tutto il mondo.




Dirò la verità, sono abbastanza soddisfatta per il risultato, anche se ammetto che più di una volta mi sono trovata in disaccordo con i criteri e le risoluzioni della giuria. Soprattutto nella categoria adulti, per quanto riguarda la sezione Poesia, sono stati premiati testi veramente poco poetici, che sconfinavano spesso e volentieri nel flusso di coscienza e nella semi-prosa.

Sulla sezione Prosa, il testo che ha vinto il primo premio era una riflessione sul dolore delle donne che sfocia in un rapporto morboso con il cibo. Non mi è piaciuto affatto, anche se a quanto pare l'opinione generale lo ha accolto molto bene, assegnandogli il Premio della Sala. Il motivo principale per cui non mi è piaciuto era perché semplicemente si trattava di una serie di riflessioni strazianti "Mangio perché... mangio perché...", ma era un testo privo di trama.

Invece i testi della sezione giovani erano molto più interessanti e promettenti, e sinceramente più consoni alle sezioni di prosa e poesia. 

La cosa più bella della premiazione (a parte i vari intermezzi, i cantanti erano bravissimi e i giurati sono stati molto simpatici e accoglienti) è stato il responso della giuria, che è stato letto per ogni racconto premiato.

Insomma, alla fin fine mi è sembrato uno dei concorsi più seri ai quali sono stata premiata. E ci siamo portati a casa un degno terzo posto.

(Anche se avrebbero dovuto fare il premio speciale Unico testo senza le parole "cuore" e "amore", e mi sarei portata a casa pure quello XD).

Adesso mi guardo la mia versione preferitissima de I Miserabili su LA7 e vorrei continuare a scrivere, ma c'è Jean Valjean che non aspetta altro che scaldarmi il cuore. Con il suo immenso amore.

A domani, con le cronache di Alberobello.