sabato 22 febbraio 2014

Dragon quest /2

E quindi ieri sono andata a fare la mia Dragon Quest!

Mi sono fatta un lunghissmo giro nella città, più di tre ore di scarpinamento selvaggio! Purtroppo però non sono riuscita a trovare tutti gli indizi perché alcuni erano dentro dei negozi che chiudevano alle 5! E io sono stata in giro dalle 4 alle 7 e mezza!

Però qualcosina ho fatto (cliccare sulla foto per ingrandire):


Gli indizi erano così (le lettere in rosso erano da riportare sul foglietto):



Sono partita dal Forum, la biblioteca/centro culturale/punto nevralgico della città:



Gli indizi erano un po' dappertutto, nelle vetrine dei negozi o addirittura dentro, nei reparti di libri per bambini, sotto il bancone dei bar... Così mi sono fatta tutta Norwich, dal Forum a scendere, via via, verso la cattedrale...


Il castello...


E la chiesa di San Giovanni Battista... (era già notte alle sette di sera!)



Alle sette e mezza invece sono tornata in zona Golden Triangle (il quartiere studentesco ai margini del centro di Norwich, più vicino al campus), dove al Garage mettevano in scena The Librarians. Visto che Ed recitava e che ormai sto conoscendo un po' tutti gli attori della Drama Society e della Minotaur Company, ho deciso di andare. Non me ne sono affatto pentita! Un successone. Ormai non mi stupisco più, queste compagnie sono veramente spettacolari. Altro che ... (inserire la compagnia teatrale del milanese o del brianzolo che più vi piace).

The Librarians aveva debuttato al Fringe Festival di Edimburgo l'anno scorso. Il Fringe Festival è una bomba - se riesco a finire la tesi entro la terza di agosto devo assolutamente andare. Ci sono centinaia di spettacoli al giorno, tra concerti e performance di ogni tipo. Davvero, dev'essere incredibile.



PS:
....RISOLTO!!....




giovedì 20 febbraio 2014

martedì 18 febbraio 2014

Draghi!


A Norwich sono arrivati i draghi!!

E chi, se non la sottoscritta, poteva celebrare questo grande avvenimento? Stay tuned, nuova cover in arrivo.

Nel frattempo, due parole sulla bella serata di stasera. George Szirtes, il beniamino letterario della città, ha composto un poema ad hoc e l'ha recitato stasera alla Assembly House. Oltre a lui, un quartetto di violini + cello (terribilmente scordati tra di loro, sono stati venti minuti di agonia sulle note della colonna sonora di Harry Potter e del Gladiatore...), qualche poeta sparso, e una band ECCEZIONALE (be', magari non eccezionale, ma il classico show che piace tanto a me e a Marco, folk live, bella musica, tanta voglia di sgambettare). Loro sono qui: http://youtu.be/shpfecBDWno

Il poema di George è stato molto carino, scritto in distici che sono sparsi per tutta la città, sulle vetrine dei negozi e alle porte delle chieste. Unendo, come in un acrostico, le iniziali di ogni verso, si ottiene la soluzione a un indovinello - primo premio un drago di legno!

Ovviamente, ci provo. Venerdì mi faccio un giro in città e vado a raccogliere indizi!

Comunque, il lavoro di Szirtes è parecchio interessante. Qualche settimana fa avevo comprato una sua raccolta di poesie per bambini, ne posto una (sperando che non si offenda):

MOUSE DREAMING - George Szirtes

Small as I am
I have such dreams
under the stairs,
the grey mouse screams.

In the dark hall
coats wave
empty sleeves,
enormous and grave.

But mouse just twitches
the end of his nose.
Well, dreams are for fulfilment,
I suppose.



E' tutto. Vi lascio con una foto del buon vecchio George.




sabato 8 febbraio 2014

Di emigranti, scrittori e anarchici

Tra le ultime, ultimissime novità ci sono spettacoli e viaggi, che cosa c'è di meglio??
Assolutamente niente!

Ieri sera sono andata a vedere Morte accidentale di un anarchico. Mi sono sbellicata dal ridere per dure ore, tanto di cappello alla compagnia di ragazzi che l'ha messo in piedi. Non credevo che potesse essere così ben riuscito, visto che di traduzione si tratta, eppure... Pure Dario Fo si sarebbe sbellicato a vederlo!

Sono davvero contenta di essere uscita ieri, visto che sono giorni di fibrillazione, di ore e ore passate a computer, tra editing e raccolta materiali per saggi e tesi.

Intanto, si lavora e si producono traduzioni a ritmi allucinanti. Nel portfolio abbiamo già la traduzione di:
Là dove stanno le cose selvagge (Maurice Sendak), il capitolo Giganti del GGG (Road Dahl), Tempi d'oro (testo inedito di uno studente di prosa), Articolo non riconosciuto (testo teatrale di Stephan Drury, studente di drammaturgia).

Da due mesi ho iniziato a lavorare anche da IT>EN. Ho consegnato qualche giorno fa la raccolta La Terra Santa della Merini (The Holy Land) alla commissione della John Dryden Competition. Non so che ne sarà di queste traduzioni, ma sono molto soddisfatta e contenta del feedback dei miei compagni di corso, i miei editor ufficiali!

Al laboratorio di editing questa settimana abbiamo lavorato anche sulla mia traduzione di Novecento di Baricco, testo che cercherò in ogni modo di portare sul palcoscenico della UEA. Settimana prossima mi incontrerò con Ed Jones, uno studente di recitazione che tre mesetti fa mi aveva incantato come Edmond Dantes nel Conte di Montecristo. Lavorerò con lui per dare una voce a questo monologo, davvero spero che ne esca uno spettacolo.

Gli estratti che ho tradotto di Novecento saranno poi commentati per il saggio di Case Studies, penso che l'argomento principale del saggio sarà la stretta collaborazione tra traduttori-attori-registi nella messa in scena dello spettacolo e l'uso del metodo Stanislavskij anche in traduzione.

Il saggio di Process and Product invece mi ha messo in crisi. Più che altro con la docente vedo che non c'è affatto feeling. E' una di quelle persone confusionarie, che infilano la "creatività" in ogni frase e poi bocciano qualsiasi proposta. Il laboratorio di editing (Novecento) l'ha diretto lei, e al posto di iniziare a lavorare sul testo immediatamente, ha passato mezzora a cercare di convincermi che Novecento era sicuramente figlio di emigranti italiani e quindi dovevo far passare questa informazione nascosta tramite la voce del personaggio. Punto primo, non aveva letto tutto il testo. Punto secondo, ma che idiozia! E anche se Novecento fosse davvero stato lasciato in prima classe da emigranti italiani, questo cosa c'entra? Anche i miei compagni erano visibilmente irritati da quanto lei insisteva su questa cosa.

L'unica certezza sul saggio di P&P è che voglio tradurre Una goccia di Dino Buzzati. Un brano di prosa buzzatiana che diventa melologo, Stefano Benni docet. Un melologo è un testo scritto per essere letto e commentato da una linea musicale. Benni ne ha fatti di melologhi, io ricordo con piacere Concerto apocalittico per grilli e orchestra, adesso so che è in tour con Il Poeta e Mary. Per quanto riguarda Una goccia, volendo potrei anche mettermi a scriverne la musica, ma sono abbastanza sicura che già la scelta di liricizzare la prosa buzzatiana (nonché cortazariana) sarà più che criticata senza andarci a mettere pure la musica. Peccato però. Oh, magari la scrivo lo stesso. E poi la metto in scena con Ed? Chissà. Chissà.

Dunque, oltre alle novità accademiche, ci sono altre belle, bellissime novità! La prima è che mi sono iscritta alla scuola estiva di scrittura creativa. Visto che vivo già nel campus e che sono iscritta al Master, praticamente ho il 50% di sconto e già la scuola estiva l'avevo puntata l'anno scorso. Purtroppo quest'anno non fanno quella di traduzione, ma diciamo la verità: quella di scrittura creativa sarà una figata pazzesca. E' internazionale, quindi chissà quante belle persone conoscerò!! L'unico problema che sorge è che nel frattempo dovrò fare la tesi!

Dopo la scuola di scrittura verranno i parens a vedere Londra per quattro giorni e poi mi fermerò fino a settembre.

E poi.... e poi..................


Eh, sì. FINALMENTE andrò in Argentina e in Cile. (Sì, mamma, IN CILE!) 23/09-19/10 2014.

A fare cosa?

Lo scoprirete alla prossima puntata!