mercoledì 16 marzo 2016

Un giorno a Kingston Lush Spa!

Trasferta di lavoro alla Spa di Kingston-Upon-Thames, una cittadina posh alle porte di Londra (venendo da sud, però) che si gira in minuti dieci a dire tanto.

Io e Sophie, mi colega, ci siamo fatte due ore di treno più un'ora di mezzi pubblici per arrivare alla spa... due ore in anticipo. Da pozzi senza fondo quali siamo -- soprattutto se io e Sophie andiamo in giro insieme -- ci siamo fiondate alla pizzeria a pochi passi dalla stazione.

Pizza italiana doc a parte, Kingston non ha moltissimo da offrire, ma in una giornata bella come quella di oggi anche Gratosoglio sul Naviglio ha un certo nonsoché di borgo medievale affacciato sul mare del Salento.

Monumento di incerta funzione al centro della piazza:


Con fiera vintage a piano terra e spaccio di stoffe al superiore:



E sala da tè...


Angoli di Kingston:







Bellezze in attesa di un trattamento (di massaggi si parla, eh, non di terapie anticellulite), affacciate su un Tamigi...


...affollato dai cigni! (Eleganti sono eleganti... ma che bordello che fanno i cigni! Se la menano perché appartengono ufficialmente alla regina Elisabetta... e non scherzo, eh, li conta tutti e li pesa pure)


Alle ore 14 io e Sophie entriamo ognuna nelle nostre rispettive sale di annullamento esistenziale, Sophie per un Synaesthesia e io per un Good Hour.



Sì, il Good Hour già l'avevo fatto a Edimburgo, ma a) a Edimburgo avevo la febbre e non respiravo, e per tutta la durata del massaggio non vedevo l'ora che finisse e b) la tizia che doveva farmi il Comforter alla spa di Kingston è al momento in malattia.

Alla fine mi è andata bene di brutto, perché la masseuse Chloe ha trovato, pinchato, e sciolto nodi che dieci anni (DIECI ANNI?) di chitarra hanno lasciato dietro di sé come briciole di Anselmo e Greta.

Che poi, che volete che vi dica, il Good Hour è tutto a tema mare e pirati. C'è bisogno di aggiungere altro?