sabato 8 febbraio 2014

Di emigranti, scrittori e anarchici

Tra le ultime, ultimissime novità ci sono spettacoli e viaggi, che cosa c'è di meglio??
Assolutamente niente!

Ieri sera sono andata a vedere Morte accidentale di un anarchico. Mi sono sbellicata dal ridere per dure ore, tanto di cappello alla compagnia di ragazzi che l'ha messo in piedi. Non credevo che potesse essere così ben riuscito, visto che di traduzione si tratta, eppure... Pure Dario Fo si sarebbe sbellicato a vederlo!

Sono davvero contenta di essere uscita ieri, visto che sono giorni di fibrillazione, di ore e ore passate a computer, tra editing e raccolta materiali per saggi e tesi.

Intanto, si lavora e si producono traduzioni a ritmi allucinanti. Nel portfolio abbiamo già la traduzione di:
Là dove stanno le cose selvagge (Maurice Sendak), il capitolo Giganti del GGG (Road Dahl), Tempi d'oro (testo inedito di uno studente di prosa), Articolo non riconosciuto (testo teatrale di Stephan Drury, studente di drammaturgia).

Da due mesi ho iniziato a lavorare anche da IT>EN. Ho consegnato qualche giorno fa la raccolta La Terra Santa della Merini (The Holy Land) alla commissione della John Dryden Competition. Non so che ne sarà di queste traduzioni, ma sono molto soddisfatta e contenta del feedback dei miei compagni di corso, i miei editor ufficiali!

Al laboratorio di editing questa settimana abbiamo lavorato anche sulla mia traduzione di Novecento di Baricco, testo che cercherò in ogni modo di portare sul palcoscenico della UEA. Settimana prossima mi incontrerò con Ed Jones, uno studente di recitazione che tre mesetti fa mi aveva incantato come Edmond Dantes nel Conte di Montecristo. Lavorerò con lui per dare una voce a questo monologo, davvero spero che ne esca uno spettacolo.

Gli estratti che ho tradotto di Novecento saranno poi commentati per il saggio di Case Studies, penso che l'argomento principale del saggio sarà la stretta collaborazione tra traduttori-attori-registi nella messa in scena dello spettacolo e l'uso del metodo Stanislavskij anche in traduzione.

Il saggio di Process and Product invece mi ha messo in crisi. Più che altro con la docente vedo che non c'è affatto feeling. E' una di quelle persone confusionarie, che infilano la "creatività" in ogni frase e poi bocciano qualsiasi proposta. Il laboratorio di editing (Novecento) l'ha diretto lei, e al posto di iniziare a lavorare sul testo immediatamente, ha passato mezzora a cercare di convincermi che Novecento era sicuramente figlio di emigranti italiani e quindi dovevo far passare questa informazione nascosta tramite la voce del personaggio. Punto primo, non aveva letto tutto il testo. Punto secondo, ma che idiozia! E anche se Novecento fosse davvero stato lasciato in prima classe da emigranti italiani, questo cosa c'entra? Anche i miei compagni erano visibilmente irritati da quanto lei insisteva su questa cosa.

L'unica certezza sul saggio di P&P è che voglio tradurre Una goccia di Dino Buzzati. Un brano di prosa buzzatiana che diventa melologo, Stefano Benni docet. Un melologo è un testo scritto per essere letto e commentato da una linea musicale. Benni ne ha fatti di melologhi, io ricordo con piacere Concerto apocalittico per grilli e orchestra, adesso so che è in tour con Il Poeta e Mary. Per quanto riguarda Una goccia, volendo potrei anche mettermi a scriverne la musica, ma sono abbastanza sicura che già la scelta di liricizzare la prosa buzzatiana (nonché cortazariana) sarà più che criticata senza andarci a mettere pure la musica. Peccato però. Oh, magari la scrivo lo stesso. E poi la metto in scena con Ed? Chissà. Chissà.

Dunque, oltre alle novità accademiche, ci sono altre belle, bellissime novità! La prima è che mi sono iscritta alla scuola estiva di scrittura creativa. Visto che vivo già nel campus e che sono iscritta al Master, praticamente ho il 50% di sconto e già la scuola estiva l'avevo puntata l'anno scorso. Purtroppo quest'anno non fanno quella di traduzione, ma diciamo la verità: quella di scrittura creativa sarà una figata pazzesca. E' internazionale, quindi chissà quante belle persone conoscerò!! L'unico problema che sorge è che nel frattempo dovrò fare la tesi!

Dopo la scuola di scrittura verranno i parens a vedere Londra per quattro giorni e poi mi fermerò fino a settembre.

E poi.... e poi..................


Eh, sì. FINALMENTE andrò in Argentina e in Cile. (Sì, mamma, IN CILE!) 23/09-19/10 2014.

A fare cosa?

Lo scoprirete alla prossima puntata!

1 commento:

  1. Tieni duro! Vedrai che prima o poi riuscirai a stupire la "pantera argentina". Ciao, pino

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