sabato 28 settembre 2013

UEA: 50th Anniversary

Finalmente il tanto atteso sabato di festeggiamenti!! Oggi il campus si è animato di eventi, conferenze e - in questo preciso momenti - concerti e danze sfrenate!

Procedendo con ordine, stamattina sono apparsi dei gran tendoni e qualche giostra...




Le famiglie hanno popolato il campus e i bambini hanno avuto la possibilità di vestirsi da laureandi...


... e da zombie! Una serie di conferenze e attività per i bambini era dedicata alla possibilità che gli zombie invadano la terra (ma perché?!?).

La Square è stata teatro di esibizioni e di dimostrazioni delle societies. Dalla capoeira (spettacolare)...



Al Glee club... (contenta di non essermi iscritta, sono un po' troppo principianti)


Al Quidditch! 


Che consiste molto semplicemente nel tirare palloni nei canestri del Quidditch correndo a cavalcioni di bastoni lunghi meno di un metro. Non spettacolare come il Quidditch, però si ammira lo sforzo!

Durante la partita di Quidditch, è saltato fuori un meraviglioso banchetto di hamburger al quale nessuno poteva resistere (nemmeno la sottoscritta, che non vede un pezzo di carne da più di due settimane). Maaaaanzooooooo... 


Il servizio fotografico che avete visto finora si è svolto principalmente in mattinata, perché nel pomeriggio sono stata ingaggiata per un language taster. Era una proposta girata per e-mail a tutti gli studenti internazionali, l'idea era di far avere al pubblico in visita alla UEA un assaggio delle nazionalità presenti nel campus. La proposta era molto libera: ognuno doveva presentare la propria lingua agli eventuali uditori che uno a uno o insieme alla famiglia si fermavano ad ascoltare al nostro banchetto... 


Per non cadere nella barbosità delle "frasi da sopravvivenza", ho preso la decisione di proporre ai visitatori qualche perla della lingua italiana: sei o sette culture-bound words ovvero parole intraducibili o che non hanno un esatto equivalente nella lingua inglese (non per altro studio traduzione!), il tutto corredato da una fantastica presentazione in PowerPoint preparata ieri notte (che farò avere in pdf a chi vorrà farsi due risate).

Quindi mi sono trovata a spiegare a una cinquantina di coppie e famiglie parole come "boh", "dai", "uffa", a decantare l'unicità e la praticità dell'espressione "ti voglio bene", e a descrivere le differenze tra un "tamarro" e un "terrone": morale, mi sono divertita tantissimo (e sono stata retribuita con un voucher di 30£ spendibili su Amazon!).

 

Per concludere la giornata, verso le 18 sono salita sulla collina del campus per osservare lo spettacolo pirotecnico preparato dagli studenti di non so che disciplina.


Complimenti vivissimi al brillantone che ha deciso di costruire il vulcano in cima a una collina, facendo sì che la prima fila accalcata intorno alle transenne impedisse la vista a tutto il resto della folla. Sono stata un po' a soffocare in terza fila, finché non ho deciso di scendere un po' e vedere almeno la punta del vulcano.


Dopo mezzora di solo fumo, una voce ha cominciato a narrare non so che storia sulla scoperta di una tribù che viveva intorno a un vulcano (doveva essere una specie di parabola? Non l'ho proprio capita, però la voce mi ricordava le vecchie pubblicità apocalittiche di giocattoli per maschietti). Lo spettacolo pirotecnico è stato davvero carino, non eccezionale, ma molto suggestivo alla luce del tramonto.



E adesso, nulla, mentre mezzo mondo è nel tendone rossoblu a 'mbriacarsi (c'era una festa con musica live e alcool a fiumi) io sto per andarmene a letto perché sono distrutta. E domani si inizia con lo studio serio :(

Abbracci pirotecnici! 

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