martedì 23 settembre 2014

23/09/2014

Colonia do Sacramento!!! Sììììì.

Be'.

Un attimo.

Allora, io mi ero fatta tutti i miei calcolini, taglia di qua, cuci di là, dollaro di giù, peso argentino di su, bla bla bla. E tagliando e rimirando infiniti spazi nel mio portafoglio avevo decretato che tutto sommato, visto che 

a) io quando ci ritorno in Sudamerica? (tra un paio di mesi?? eheh) 

e

b) tutto sembrava molto fattibile

ieri al porto ho comprato il biglietto per il traghetto che porta a Colonia do Sacramento, Uruguay, dall'altro lato del Rio de la Plata. 

Per cui stamattina sveglia alle cinque, con tutta la buona volontà mi sono messa su un taxi per il porto e via.

Premettendo che ai tassisti di Baires sto parecchio simpatica, questo innanzitutto mi ha augurato "Felice Primavera" e poi si è messo a chiacchierare allegramente di Maradona, dei miei viaggi, e parlando degli uruguayos ha sparato un

C'è di tutto nella vigna del Signore...

Comunque.

Salita sul Buquebus che porta a Colonia mi dicono che nel traghetto è inclusa anche la visita guidata in autobus e a piedi. Ottimo, se non fosse che la giornata fa veramente schifo! Che sfortuna nera...

Visto che la mia testolina fringuellina ha deciso di prendere l'andata alle 8.30 e il ritorno alle 20 (le alternative non erano molte: per l'andata c'era anche un 12.15 e per il ritorno un 18.20), di tempo da ammazzare ne avevo fin troppo, in più le nuvole che minacciavano pioggia da un momento all'altro mi hanno messo un po' di strizza.

Così sono salita sull'autobus della tour guidato e sono riaffiorati gli spiacevoli ricordi delle gite scolastiche della quale ero una grande fan alle elementari, una partecipante rassegnata alle medie, e una fiera ammutinata alle superiori.

Il bus si è fermato in un paio di posti di rilievo, tra cui l'arena dei tori:


Poi si è fermato al porto e al centro commerciale (mah). Dopo il giro in bus, durato pochissimo, c'è stato il giro a piedi.

La guida del tour a piedi era insopportabile e se ci penso ancora mi sale un nervoso pazzesco. Va bene che te la vuoi tirare, è una tua scelta, però mi sembra esagerato che a ogni domanda dei visitatori (che magari chiedevano anche di parlare un po' più lentamente, visto che la maggior parte erano portoghesi) devi fare la faccia stizzita e rispondere acidamente. Dopo mezzora di questa qui che se la tirava tantissimo io mi sono un po' allontanata e ho cominciato a vedere la cittadina per conto mio.

Sono passata dalla Calle de los Suspiros:


Dalla chiesa principale:


E dal faro, con vari tentativi di rientrare anch'io nella foto...




Dopo aver girato tutto il centro storico, ho pranzato e purtroppo ha iniziato a piovere. Ne ho approfittato per andare a vedere la chiesa dentro (più che chiesa, una cappella per le ridotte dimensioni), che non aveva nulla di speciale. Tuttavia mi sono fermata un po' sulle panche a riposare e a leggere Rayuela, visto che non accennava a smettere di piovere.

In chiesa ha cominciato a fare parecchio freddo così mi sono spostata in un localino molto carino, Drugstore, dove servivano delle cose stupende da mangiare - peccato che avessi già pranzato. Allora ho ordinato una cioccolata calda, che qui è cioccolato fuso nel latte (sento già la bava delle mie amiche, ma ahimè, come sapete non sono una grande amante del cioccolato cioccolato, quindi ne ho lasciata metà).



Per cercare di far passare il tempo, prima ho scritto un po', poi ho terminato la prima parte di Rayuela, ho girato le botteghe artigianali e poi sono tornata al porto a piedi, per fortuna la pioggia non era troppo forte.

Direi che tutto sommato Colonia sì/Colonia no, è difficile dare una valutazione. Per soldi, sbatta e tempo perso tra imbarcare e sbarcare, direi che non ne vale la pena, soprattutto perché alla fine Colonia è carina, sì, ma in Italia abbiamo borghi e cittadine di mare molto più spettacolari.

Quello su cui ho guadagnato è sicuramente il patrimonio storico della città, che non conoscevo e che adesso conosco, e il fatto che se non ci fossi andata me ne sarei pentita per tutto il resto del tempo.

Che cosa ci attenderà domani?

Hasta la Sista.

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