domenica 28 settembre 2014

Di personal librai, planetari, Beatles, sedute spiritiche e tanto altro... PRIMA PARTE

Procediamo con ordine.

La mia assenza dal blog poteva significare due cose:
1) pirati (ma, ahimè, no)
2) sono stata troppo occupata a fare... cose, e adesso mi trovo nella spiacevole situazione di dover riassumere tutto senza che questo post diventi lungo come la fabbrica del Duomo.

Giovedì 25/09 è stato un giorno tranquillo. Mi sono alzata con molta calma, ho sentito casa, e poi sono andata all'evento "Soy tu librero" del FILBA.

L'occasione è stata un po' rovinata dalla pioggia, anche se si svolgeva al chiuso, nella libreria Eterna Cadencia. 




Due scrittori erano stati invitati a consigliare dei libri agli avventori del locale. L'idea era molto carina e in effetti lo svolgimento della cosa (oggi l'italiano sciopera, Chardoney moi) mi è davvero piaciuto.

Mi sono fermata a parlare con lo scrittore Maximiliano Barrientos, boliviano, che mi ha consigliato parecchi autori contemporanei del genere latino-fantastico e alcuni maestri del racconto. Alla fine ho comprato uno dei suoi libri, un'antologia di racconti e una di poesie.

Ho bevuto un caffè - offertomi, non potevo rifiutare -, da Julio Carrasco del colectivo Casagrande, al quale avevo scritto per dirgli che sarei passata da Santiago e che mi sarebbe piaciuto partecipare a qualsiasi evento proposto dal colectivo. Una persona incantevole, anche se con la testa un po' per aria e un po' sommersa dai troppi impegni.

Sono tornata a casa abbastanza presto, e ho finalmente iniziato a lavorare a un racconto al quale pensavo già da un po' (e mi sono imposta di non cazzeggiare sul blog, ergo il primo giorno di assenza).

Venerdì 26/09 è stata una giornata incredibile! Ho pranzato in un restaurante eccezionale, Lo Rafael, una padellata di gnocchi ai tre formaggi che bastava per l'intera famiglia Malacarne.

Poi sono andata al planetario, dove sapevo che si sarebbe svolto un evento fichissimo: i Beatles sotto le stelle! Ovvero, la tribute band officiale Argentina dei Beatles, la 4 Beatle Band, che suonava sotto la volta animata del planetario.



Sapevo che i biglietti (gratis) erano limitati a solo 250 posti, e che iniziavano a distribuirli alle 6. Io mi sono presentata molto anticipo (verso le quattro), perché volevo farmi un giro nel parco che circonda il planetario. Alle quattro, c'erano già sessanta persone in fila, così mi sono messa buona buona con il mio pc a continuare il mio racconto mentre si aspettavano le fatidiche 18. 

Alle sei, più di quattrocento persone si erano messe in fila, alcune non sapendo della limitata disponibilità. Quando hanno annunciato che i biglietti erano finiti, è scoppiato un putiferio! Gente che minacciava di scrivere al sindaco, chi spingeva per entrare a gomitate... un devasto.

Delle bambine di otto anni si sono messe a cantare a squarciagola JJJJJELP! AI NID SAAAMAANE! JJJJEEEELP NOT GIAST ENIMAAANEEE e altre versioni 'interessanti' dei classici beatlesiani.

Alla fine, dopo i parecchi tumulti, noi 250 - invidiati e maledetti dal resto del mondo - siamo entrati per goderci lo spettacolo. Il palco era rotondo, per cui i musicisti si davano la schiena... dev'essere stato davvero difficile per loro suonare anche perché, come si può immaginare... erano al buio la maggior parte del tempo!

Ero seduta in prima fila, e i sedili erano reclinatissimi, quasi da sdraiati. Nel posto alla mia sinistra chi era seduto? Il fonico, ovviamente! Acustica e visuale meravigliosa!!!



Purtroppo non si vede quasi niente dalle foto, ma lo spettacolo è stato davvero emozionante. Across the universe è stata meravigliosa, con la volta animata di costellazioni, nebulose, note musicali (un po' kitsch, a volte, ma chi non ama il kitsch):



Lucy in the Sky with Diamonds è stata incredibile: animazioni psichedeliche a tutto spiano e a 360 gradi... immagino che invidia avrà avuto John Lennon mentre ci guardava da oltre la volta celeste... E così anche Because, che personalmente amo tantissimo per le tante armonie.

Altre al posto di avere stelle o psichedelie affini, erano accompagnate da filmati d'epoca oppure foto warhol-izzate dei quattro scarrafoni.

Alla fine, dopo un'ora di esperienza mistica sotto le stelle, si sono accese le luci e abbiamo ballato Twist and Shout e Can't buy me love. Un evento indimenticabile!





A presto la seconda parte di questo post, dove racconterò di come sono finita dentro una vera seduta spiritica!



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